Fenice era tormentata, un giorno entrò nella Valle e andò a chiedere consiglio al re.
Arrivò al centro della Valle dove maestoso il Leone seduto l'aspettava. La Fenice disse: "Leone aiutami, ho sempre questa persona in testa!" Il Leone rispose: "Fenice, ascolta il cuore e saprai che non è lui che ami".
Fenice vagando per la Valle rifletteva sulle sagge parole di Leone: "Quindi... quella persona è solo una conquista per me... è nella mia testa, non è nel mio cuore", però continuò vagando a pensarci.
In quel mentre apparve Lupo ringhiante. Fenice spaventata chiese a Lupo: "Lupo perché ringhi?" Lupo rispose: "Ringhio all'uomo nella tua testa, Leone mi ha mandato a te per aiutarti, ogni volta che incontrerai la persona sbagliata gli ringhierò contro, ma chi va bene per te lo leccherò, così tu potrai capire".
Il cuore di Fenice fu pieno di gioia e riconoscenza per Lupo e Leone e quell'uomo uscì dalla sua testa e scomparve. Ora era libera per l'amore.
Vi proponiamo un'interpretazione del capolavoro di Giorgione: "La Tempesta" fatta con l'uso della "Valle Taoista"
Vedo per prima cosa il fiume, dà la possibilità di passare, invita l'uomo a sinistra col bastone
Lui è timoroso non ha lui il bambino sulla pancia guarda la donna
Il bastone significa che ora ha raggiunto la saggezza
la donna pure
lei tiene il bambino sulla pancia,
lo protegge, ma allo stesso tempo ha l'aspetto che lo lascia aperto
Libero arbitrio in questa Valle
Perché l'uomo è timoroso se è saggio?
Non lo era prima saggio lo è diventato con la nascita del bimbo, la gravidanza lo rendeva timoroso
Perché?
Per paura della trasformazione
non sa cosa può perdere
lui
ha timore di perdere qualcosa di se stesso,
ma quando capisce di avere conquistato se stesso diventa saggio.
La nascita è la scintilla x questa comprensione
La Tempesta?
Si può vedere come il conflitto
Conflitto che è lontano
Si, lo è
Guardava di nascosto
prima
ma ha il bastone
Quindi già si prevede la sua saggezza
L'immortale capolavoro ci mostra nel medesimo istante passato e presente in quella che "sembra" una raffigurazione statica, ma che ad ogni visione mostra nuovi profondi elementi.